Su suggerimento di @Giovanni.
AnalisiDifesa propone un articolo di Gian Micalessin da Il Giornale del 21 agosto 2017.
[…] I dati statistici raccolti in una tesi per il King’s College di Londra dal ricercatore italiano Michele Groppi rivelano che il 24% dei musulmani nostrani “sostiene la violenza in nome di Dio” e il 30% crede che “chi offenda l’Islam e i suoi principi debba essere punito”.Un’inchiesta del “Sunday Telegraph” dimostra che il 40 per cento dei giovani musulmani inglesi tra i 16 e i 24 anni antepone la sharia alle leggi del Regno. Analogamente secondo una ricerca dell’Istituto Montaigne, almeno un milione di musulmani francesi, il 28%del totale, si dice pronto a mobilitarsi nel nome della “sharia” prendendo posizione contro le leggi dello Stato. Il concetto di sharia è dunque la “linea rossa” che separa gli islamici integrati nel nostro sistema di valori e quelli decisi a rifiutarlo. […]
Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.