La stagione della Scala aprirà come di consueto il 7 dicembre e quest’anno l’opera che verrà messa in scena sarà La Forza del Destino, di Giuseppe Verdi. Su Il Giorno le prime immagini delle prove.
“La Forza del Destino”, opera composta nel 1862, presenta una trama intricata e drammatica. Narra la vicenda di Leonora, una giovane aristocratica e del suo amore proibito per Don Alvaro. Un tragico incidente innesca una catena di eventi nefasti, che culminano nella morte del padre di Leonora e nella separazione degli innamorati. Il titolo “La Forza del Destino” allude al ruolo maligno che il destino sembra avere nelle loro esistenze. L’opera vanta numerose arie e duetti celebri, ma il coro “Rataplan, rataplan” rimane uno dei brani più distintivi. La musica di Verdi esprime la tragedia e la passione narrate, offrendo un’esperienza coinvolgente tanto per gli spettatori quanto per gli interpreti.
“La Forza del Destino” ha la fama di essere un’opera “sfortunata”. Esistono aneddoti su incidenti occorsi durante le rappresentazioni, inclusi problemi di salute dei cantanti e disguidi scenici. Molti artisti e personale teatrale credono che l’opera porti sfortuna, al punto che si è diffusa la tradizione di non nominare ad alta voce il titolo dell’opera all’interno del teatro.
La leggenda che l’opera porti sfortuna nacque dai molti incidenti accaduti durante l’esecuzione e con veri e propri disastri avvenuti prima della sua messa in opera. Il primo episodio accadde nella prima scena dell’Atto III, durante l’esecuzione della prima aria “O tu che in seno agli angeli”, dove il testo originale conteneva la frase “fallì l’impresa”. Nell’ottocento le imprese teatrali erano precarie e, di conseguenza, il fallimento era dietro l’angolo, per questo nessun artista avrebbe più pronunciato quella frase. Successivamente l’infausta frase fu cambiata con “Fu vana impresa”.
Durante una messa in opera dell’opera, al Metropolitan di New York, nel marzo del 1960, il celebre baritono Leonard Warren appena finì d’interpretare l’aria “Urna Fatale del Mio Destino” ebbe un malore e morì (la causa fu un’emorragia cerebrale).
Ma di aneddoti ce ne sono tanti, si racconta ad esempio che il primo settembre 1939, l’inizio della seconda guerra mondiale con l’invasione della Polonia da parte della Germania nazista, in cartellone al teatro Wielki di Varsavia ci fosse proprio l’opera “innominabile”.
Così, alcuni artisti riempiono il loro camerino di sale per allontanare il malocchio, mentre altri portano con sé immagini sacre e simili. Nonostante queste superstizioni, resta comunque una delle opere più emozionanti e drammatiche di Verdi.
Soffermandoci sulle registrazioni audio della Forza del Destino quella della Decca del 1955 è forse la migliore, con un cast straordinario composto da Mario del Monaco, Renata Tebaldi, Ettore Bastianini, Cesare Siepi, Fernando Correna, Giulietta Simionato e con la direzione di Francesco Molinari-Pradelli.
Per tutti voi il duetto “Invano Alvaro”, Bastianini e Del Monaco, eccezionale.
Per quanto riguarda invece le registrazioni video è notevole quella del 1958 al teatro San Carlo di Napoli con Franco Corelli, Renata Tebaldi, Ettore Bastianini, Boris Christoff, e Renato Capecchi
Qui invece la meravigliosa aria “la vergine degli Angeli” con la voce angelica della Tebaldi.
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