Un articolo di econopoly, il blog del il sole 24 ore, analizza come la sinistra abbia abbandonato la ricerca del benessere economico privilegiando i diritti.
Incapaci di assicurare il benessere collettivo, i partiti progressisti hanno provato a ribaltare il modello: hanno cercato di far evolvere il sistema valoriale e culturale delle proprie comunità per legittimare il loro potere e i loro privilegi, a dispetto dell’incapacità di proporre un modello di sviluppo in grado di assicurare il benessere collettivo. Ingaggiando furibonde battaglie sul tema dell’immigrazione, dell’autodeterminazione sessuale, dei diritti civili, i leader progressisti hanno cercato di colmare il vuoto lasciato in ambito socioeconomico, di legittimare il loro ruolo dirigenziale ostentando la loro bontà.
Il calcolo politico si è rivelato drammaticamente sbagliato.
È realistico credere che un’Italia di camerieri e commesse a 800/1200 euro al mese diventi l’Eldorado dei diritti civili?
Immagine di Brett Jordan su Flickr.
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