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Questa generazione di politici ha un problema con i giovani

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A cura di @NedCuttle21(Ulm).

In un articolo pubblicato lo scorso 28 ottobre sul settimanale britannico New Statesman, e tradotto per Internazionale da Andrea Sparacino, la giornalista e scrittrice Laurie Penny, tra le voci femminili più controverse della sinistra radicale d’oltremanica, affronta, con una certa dose di amara ironia, il problema del rapporto dei giovani con la politica e la retorica dominante.

[…] I tory hanno un problema con i giovani. Il problema è che i giovani li odiano e non vogliono votare per loro. È un problema che i vari leader del partito hanno rinviato con atteggiamento infantile finché non hanno più potuto evitare l’“estinzione naturale”, un’espressione orrenda per definire il fatto che gli elettori fedeli su cui scommettono continueranno a morire uno dopo l’altro, a prescindere dai loro tentativi di soddisfarli blindando le loro pensioni. Ora, a quanto pare, i tory vogliono conquistare i giovani, ma pensano di poterlo fare con un rinnovamento di facciata e una manciata di slogan. Sono appostati come artisti dell’abbordaggio in una discoteca all’ora di chiusura mentre cercano disperatamente qualcuno sotto i trent’anni con cui non siano già andati a letto. Forse avrebbero dovuto pensarci prima di triplicare la retta universitaria, distruggere lo stato assistenziale e dare fuoco al pianeta.

Immagine da Max Pixel.


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