A cura di @Lowresolution.
L’Italia continua a essere il peggior paese in Europa per i ritardi dei pagamenti della Pubblica amministrazione: in media di 144 giorni (dato 2015), ben al di sopra dei 30-60 previsti dalla direttiva UE entrata in vigore nel marzo 2013. Una situazione intollerabile che ha fatto scattare la fase B della procedura d’infrazione che la Commissione Europea aveva avviato nel 2014, ma poi messo in naftalina fiduciosa di un miglioramento della situazione.
La seconda fase della procedura prevede l’invio di un parere motivato a cui l’Italia dovrà rispondere entro due mesi. Altrimenti il rischio sarà il deferimento alla Corte di giustizia Ue.
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