A cura di @erpi.
Giuliano Santoro ridimensiona in un articolo per Jacobin Italia le voci secondo cui Matteo Salvini sarebbe stato un frequentatore del Leoncavallo vicino agli ambienti della sinistra milanese dei centri sociali. Allo stesso modo, Santoro mette in discussione il valore della candidatura di Salvini nelle fila dei Comunisti Padani nelle elezioni per il Parlamento Padano seguite alla dichiarazione di indipendenza del 1997.
Alla competizione elettorale, celebrata con urne sparse in mille gazebo sparpagliati a nord del sacro fiume Po, partecipa un drappello di liste civetta, in apparente concorrenza tra loro ma in realtà composte (con l’eccezione del simbolo presentato dai radicali della Lista Bonino Pannella) da ferventi leghisti. C’è la Destra padana, ci sono i Cattolici padani e (insieme ad altri otto simboli che riproducono con involontario umorismo le correnti politiche tradizionali) ci sono i Comunisti Padani cui aderisce proprio Matteo Salvini.
Immagine da Flickr.
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