A cura di @conchita

Le recenti stragi di rinoceronti in Sudafrica e in uno zoo francese hanno riportato alla ribalta il problema del bracconaggio per accaparrarsi i preziosi corni di quest’animale, destinati prevalentemente al mercato cinese e vietnamita.

Lo sapevate che l’animale più grosso della Terra, dopo l’elefante, è anche il più a rischio? Ci s’indigna spesso della caccia a Dumbo, ridotto a 350mila esemplari, ma di rinoceronti si parla poco: erano 160mila nel 1970, oggi ne sono rimasti 25mila in Africa (quattro su cinque sono esemplari neri) e 4mila in Asia. Su tutta la Terra, si stanno estinguendo al ritmo d’un migliaio d’ammazzati l’anno. In Kenya, della specie bianca ce n’è solo tre. A Giava, una cinquantina. Nello Zimbabwe, il 60 per cento è sparito in pochi anni.

Organizzazioni come Save the Rhino si occupano da anni di proteggere questi mammiferi, di informare ed educare le popolazioni locali, e di cercare di abbattere la richiesta di avorio; ma il lavoro da fare è molto e spesso ostacolato anche dalla forte corruzione a livello governativo.