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Scontrino di carta addio

Scontrino di carta addio

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Giovanni Parente su Il Sole 24 Ore parla di una piccola innovazione normativa: la progressiva eliminazione degli scontrini di carta.

È una risoluzione approvata in VI Commissione finanze della Camera (primo firmatario Saverio Congedo — FdI) che traccia la via.

Prima tappa: dal 1° gennaio 2027 per le imprese della grande distribuzione. Seconda tappa: dal 1° gennaio 2028 per tutti gli altri soggetti con volume d’affari superiore a una certa soglia. Terza tappa: dal 1° gennaio 2029 per tutti gli altri esercenti. Il tutto però facendo la possibilità da parte degli acquirenti di richiedere comunque la stampa del documento commerciale.

La dematerializzazione sarà valida solo per i pagamenti elettronici.

Il testo della risoluzione ricorda che «dalla Francia ad alcuni Stati degli Stati Uniti d’America», molti enti hanno già adottato provvedimenti simili. Le ragioni sono chiare: semplificazione e minori costi per le aziende; meno inquinamento per l’ambiente.

(L)a carta utilizzata per gli scontrini fiscali non può essere smaltita come la carta comune, in quanto non si tratta di pura cellulosa, ma sono in essa presenti additivi chimici che la rendono non riciclabile la produzione di scontrini cartacei comporta, oltre all’abbattimento degli alberi necessari alla produzione della carta, anche l’utilizzo di enormi quantità d’acqua, con un non trascurabile impatto ambientale;

Rimarrà la possibilità al cliente di chiedere la stampa del documento commerciale, se lo desidera.


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