Se si pensa al web come all’ambiente cittadino in cui viviamo, allo stato attuale il piano regolatore urbano è imposto dai social più usati, spiega Riccardo Coluccini su Motherboard Vice “puoi appendere qualche ritaglio di giornale alle finestre, ma non cambiare la struttura generale. E questo ha anche un effetto sul modo di ognuno di interagire con le informazioni”. Ma qualcosa sta cambiando: secondo un recente articolo del MIT Technology Review, sempre più persone stanno creando dei siti personalizzati che cercano di evitare il classico aspetto uniforme, creando dei veri e propri giardini digitali: spazi tranquilli in cui riflettere, raccogliere i propri pensieri e dare forma alle proprie passioni.
Immagine di summa da Pixabay
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