Su suggerimento di @Gulgielma Bon
Un articolo di Linkiesta parla di un caso, avvenuto in provincia di Reggio Calabria, di violenze di gruppo su una ragazza. La vittima afferma di essere stata violentata da quando aveva 13 anni (ora ne ha 16). Tra gli accusati il figlio di un boss mafioso, il figlio di un maresciallo dell’esercito e il fratello minore di un poliziotto.
Si scriverà di Chiara soprattutto perché di lei, finora, hanno parlato solo uomini, con parole da uomini. Alla manifestazione indetta in suo favore che si è svolta a Melito c‘era il sindaco Giuseppe Meduri: secondo i resoconti se l’è presa con un servizio del Tgr Calabria sui melitesi che dicono “Quella se l’è andata a cercare”, in quanto offensivo della reputazione del Comune (sciolto tre volte per mafia). C’era il parroco Benvenuto Malara che ha detto «purtroppo non è caso isolato, c’è molta prostituzione in paese». C’era l’altro parroco Domenico De Biase che ha compatito tutti i protagonisti della storia perché «sono tutti vittime, anche i ragazzi».
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