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Sorvegliare e punire in Cina

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A cura di @Insi.

Simone Pieranni racconta su Minima et Moralia le misure, secondo alcuni totalitarie, introdotte dalla Repubblica Popolare Cinese nello Xinjiang, dove risiede la minoranza uigura.

Questa pesante operazione di controllo e repressione nasce perché Pechino ritiene che nello Xinjiang ci sia il rischio di «terrorismo», giustificato di recente, secondo il Pcc, dal numero degli uiguri segnalati in Siria (numeri sui quali esistono molti dubbi: secondo alcune ricerche si tratterebbe in realtà di poche centinaia di persone). Lo Xinjiang è una regione fondamentale per la Cina: è la più estesa, confina con otto stati, è una frontiera vitale per Pechino. E lo sarà ancora di più negli anni a venire, in quanto snodo fondamentale della via della Seta. Pechino vuole non solo pacificare la regione ma anche riempirla di «spirito» imprenditoriale han.

Immagine di apertura via Flickr.


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