Era il 26 aprile 2021 quando a Roma, alla Direzione centrale della polizia criminale, veniva inaugurata la nuova sala C-SOC (Cyber Security Operations Center) all’interno del Servizio per il Sistema informativo interforze.
Anonymous Sudan era un gruppo, attivo dal gennaio 2023, che è stato protagonista di moltissimi attacchi DDoS, di negazione distribuita del servizio (che mandano offline siti e servizi), contro aziende come Microsoft, Cloudflare, X e Paypal, contro agenzie governative negli Stati Uniti, e in altri Paesi.
La mattina del 17 settembre in Libano e in Siria migliaia di cercapersone sono esplosi nel giro di pochissimo tempo. Erano i dispositivi utilizzati da Hezbollah, il partito-milizia sciita intervenuto nel conflitto Israele-Hamas dopo il 7 ottobre.
Agosto è certamente finito col botto per chi si occupa di piattaforme, con l’arresto, in gran parte inaspettato, di Pavel Durov, 39enne fondatore della app Telegram.
La sanità continua a subire attacchi informatici che provocano fughe di dati e disservizi, sia in Italia che all’estero. Tra il 5 e il 6 giugno la rete informatica dell’Asst Rhodense, che comprende gli ospedali di Garbagnate, Rho e Bollate nel Milanese, ha subito un attacco informatico, ha dichiarato la stessa Asst sulla sua pagina Facebook (il sito era ancora irraggiungibile diversi giorni dopo).
Usare la voce di una donna in un robot per “manipolare” l’opinione pubblica è una tattica presente fin dai racconti di Asimov (vedi “Intuito femminile”).
Avevano denunciato gli abusi dei superiori nella polizia militare e sono state messe sotto sorveglianza. In Polonia i procuratori che stanno indagando sull’uso dello spyware Pegasus nel Paese hanno chiamato a testimoniare le prime 31 persone che si ritiene siano state sorvegliate con questo software spia.
Negli scorsi giorni un gruppo di hacktivisti ucraini chiamato Cyber Resistance ha affermato su Telegram di aver violato i sistemi informatici di un produttore russo di droni, Albatross, sottraendo 100 gigabyte di dati, e di stare coordinando una serie di pubblicazioni dettagliate col sito InformNapalm.
Dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre e l’inizio della guerra a Gaza, l’individuazione di obiettivi da colpire da parte dall’esercito israeliano (IDF) ha subito una forte accelerazione.
E così il 13 marzo il Parlamento europeo ha approvato l’AI Act, il regolamento europeo sull’intelligenza artificiale. In estrema sintesi e lasciando a margine vari dettagli ecco quello che c’è da sapere.
Questa settimana non si può non parlare di Mistral AI. Una startup francese fondata a Parigi meno di un anno fa, nell’aprile del 2023, che nei primi 8 mesi aveva raccolto 500 milioni di euro, per una valutazione che lo scorso dicembre era sui 2 miliardi di dollari.
Sam Gregory, direttore dell’ong WITNESS che da anni usa video per documentare violazioni dei diritti umani nel mondo, ha fatto un’analisi a caldo di come una tecnologia come Sora possa avere un impatto sulla fiducia in ciò che vediamo.
L’unità di intelligence militare ucraina GUR ha affermato che alcune intercettazioni radio confermerebbero l’uso di terminali Starlink (il sistema di comunicazioni satellitari di SpaceX) da parte delle unità russe che operano nel Donetsk, nell’Ucraina orientale.
L’AI Act – Il Regolamento Ue sull’intelligenza artificiale – è stato approvato all’unanimità dagli ambasciatori dei 27 Paesi (Coreper) venerdì 2 febbraio.
La class action intentata da 10 artisti americani in California contro Midjourney, Stability AI e altri generatori text-to-image basati su intelligenza artificiale ha trovato una sponda britannica.
Il Brooking Institute ha rilasciato una guida sul watermarking nell’AI. Watermarking è un termine generico che include approcci diversi, ma nel caso specifico le più sofisticate tecniche di watermarking digitale incorporano nei contenuti generati dall’AI degli schemi (patterns) impercettibili che solo i computer possono rilevare.
A distanza di oltre 15 anni la storia di Stuxnet (ovvero il malware che sabotò il programma nucleare iraniano, poi ribattezzato la prima nota “cyber-arma”) continua a far parlare di sé.
Dopo più di due anni di gestazione, un record di 36 ore di negoziazioni estenuanti, una conferenza stampa annunciata e saltata a data da destinarsi, per poi finire in corner a mezzanotte, e un interesse da evento sportivo mai visto prima per regolamentazioni tech, è stato infine raggiunto un accordo politico in Europa per l’AI Act, il regolamento Ue sull’intelligenza artificiale.
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