A cura di @NedCuttle21(Ulm).
In un’intervista per Left a cura di Francesco Troccoli, la psichiatra Daniela Polese espone il suo punto di vista sull’eutanasia nei casi di grave depressione:
[…] Welby e Fabo presentavano lesioni organiche e condizioni permanenti, oggettivamente impossibili da trattare per la medicina. Nel caso di Fabo si trattava di un esito da politrauma. La depressione, invece, anche grave, è una malattia che oggi sappiamo con certezza essere curabile, principalmente grazie alla psicoterapia. In questo caso non sono presenti lesioni organiche. Va da sé che, a differenza dei primi, nella depressione non si può parlare di eutanasia. L’idea di incurabilità nella depressione è un sintomo che caratterizza il malato e non può essere condiviso ma deve essere affrontato e contrastato sia sul piano cosciente che non cosciente. Spesso è necessario intervenire anche contro la volontà del paziente, ricoverandolo.
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