di Windy & Il Noioso • 27 Mag 2024 • 0 commenti •
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L’articolo di Doppio Zero esplora il mito del termine dispregiativo ‘pantofolaio’, apparentemente stigma di persona pigra, abitudinaria e noiosa. Tuttavia, l’autore ci invita a riconsiderare questo concetto.
Il Guardian riporta e commenta i risultati di uno studio fatto nel Regno Unito sullo stato psicologico dei giovani figli che tornano a vivere coi genitori dopo essere andati a vivere da soli.
Un articolo di Federica Fenaroli su Il Cittadino (quotidiano locale di Monza) espone i dati più significativi relativi alla Brianza contenuti nel censimento della popolazione e delle abitazioni pubblicato dall’Istat, offrendo spunto a delle riflessioni che forse possono essere generalizzate anche ad altre province italiane.
Su Slowboring Matteo Iglesias riflette sulle conseguenze del raggiungimento negli Stati Uniti di un minor affollamento abitativo, risultato di una società più ricca, dove le case sono mediamente molto più grandi e gli standard di vita materiali sono migliorati.
di Kenmare X BraveART • 15 Dic 2021 • 0 commenti •
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Durante i primi mesi della pandemia, quando eravamo tutti costretti a stare in casa, Emanuela Pulvirenti su suggerimento della figlia ha pubblicato un articolo sul blog Didatticarte che, attraverso dipinti famosi, invita alla lettura, alla scrittura, alla fruizione della musica, alla cura delle piante e, perchè no, alle faccende domestiche.
di NedCuttle21(Ulm) • 28 Mar 2020 • 0 commenti •
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Riflettendo sul concetto di casada un punto di vista prettamente psicologico e sociale, Simone Sauza esplora su Il Tascabile funzione e senso dell’abitazione – e perciò il rapporto tra questa e i personaggi che vivono tra le sue mura – nella letteratura gotica e nel cinema horror, le cui produzioni risentirebbero da sempre degli influssi esercitati dall’evoluzione tecnologica.
In un articolo del Sole 24 ore, ci si chiede se – in presenza della crisi, anche immobiliare – sia o no opportuno limitarsi ad usare un immobile e cioè affittare quello di qualcun altro, oppure possederlo, considerato che in Italia le tasse sugli immobili sono molto alte.
Mercoledì 1 febbraio esce in tutte le librerie “Guai ai poveri. La faccia triste dell’America”, un libro di Elisabetta Grande, docente di sistemi giuridici comparati presso l’Università del Piemonte Orientale.
Restando in tema di Cop21, l’ideatore di CasaClima Norbert Lantschner parla in questo articolo de Linkiesta di un esempio concreto su cosa possiamo fare per partecipare attivamente alla riduzione di un parametro importante nel computo generale delle cause del Riscaldamento Globale.
Su suggerimento di @NS3. Un articolo tratto da citylab, che in questi giorni sta tenendo il summit annuale a Londra (con possibilità di seguire in streaming alcuni talk), tratta il tema della possibilità di trarre un doppio profitto tra i soggetti promotori dell’intervento (soggetti finanziatori e imprenditore) e una consistente fascia della popolazione alla ricerca di tassi d’affitto calmierati.
di Roberto Il Guiscardo • 23 Ott 2015 • 163 commenti •
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Su suggerimento di @Roberto il Guiscardo e @Humù.
Due articoli interessanti di NoiseFromAmerika sul dibattito su che cosa tassare in Italia per finanziare la spesa pubblica – perché la tassazione degli immobili sia giusta, sia dal punto di vista sociale che economico, comparando la situazione dell’Italia a quella negli USA, Hong Kong e Svizzera – e i veri motivi che hanno portato alle scelte governative di questi giorni, con relativa amara conclusione.
Da Domusweb un articolo circa la mostra che si tiene a Parigi fino al 8 settembre, “Japon, l’archipel de la maison” che declina la casa giapponese in vari modi differenti, in tre categorie: “Case di ieri”, “Case di Tokyo” e “Case di oggi”.
Veronica Marchio racconta la storia di Hamid, marocchino residente in Italia da 16 anni, rimasto senza un lavoro stabile e con il pericolo dello sfratto imminente.
Le abitazioni sotterranee possono diventare la soluzione al sovraffollamento delle metropoli? A Pechino sono circa un milione le persone che vivono sottoterra; a Singapore, una delle città più popolate al mondo, con 5,5 milioni di abitanti stipati in 710 kmq, il terreno scarseggia e la prospettiva di creare strutture sotterranee viene seriamente presa in considerazione; a Città del Messico, i vincoli architetturali delle costrizioni nel centro storico hanno spinto uno studio di architettura a progettare una piramide invertita, the Earthscraper, che raggiungerebbe 300 m di profondità e ospiterebbe 5000 persone.
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