Un articolo del Sole 24 Ore racconta le condizioni di lavoro nel cantiere del gasdotto TAP e le relazioni tra personale e chi si oppone alla realizzazione del progetto.
Enrico Bucci, professore aggiunto in Biologia dei sistemi complessi alla Temple University scrive sul Foglio per segnalare che una rivista del gruppo Nature ha pubblicato un articolo scientifico che stabilisce che la Xylella fastidiosa è patogenica per gli ulivi, una conclusione che ha potuto utilizzare il lavoro dei ricercatori del CNR di Bari a suo tempo inquisiti dalla procura di Lecce.
In Puglia, il Consiglio Regionale ha approvato una mozione per la «Istituzione di una giornata della memoria atta a commemorare i meridionali morti in occasione dell’unificazione italiana».
Il batterio della Xylella, favorito dalla approssimazione del modo in cui lo si sta combattendo e dall’ignoranza di chi preferisce attribuire ad altre cause la moria delle piante d’olivo, sta lentamente colonizzando la regione Puglia, proseguendo la sua avanzata verso il Nord della penisola mentre gli allarmi degli esperti vengono ignorati, sbeffeggiati o addirittura indagati dalla magistratura.
L’opposizione al Tap è una lampante manifestazione del ‘micro-nazionalismo’, un mondo in cui l’interesse generale – dell’Italia, dell’Europa, dell’ambiente – soggiace fatalmente all’interesse territoriale, parcellizzato, cooptato politicamente.
Le speranze legate all’andamento climatico particolarmente rigido di gennaio e febbraio di contenere l’avanzata del patogeno Xylella fastidiosa, si sono infrante di fronte alle analisi provenienti dai campioni di tessuti vegetali prelevati durante i campionamenti nelle aree d’indagine.
Crolla un altro dei pilastri dell’edificio accusatorio della Procura di Lecce: uno studio appena pubblicato sotto l’egida dell’EFSA, l’ente europeo per la sicurezza alimentare, fornisce chiare prove che è proprio il ceppo ST53 del batterio Xylella fastidiosa a provocare la malattia che ha colpito gli oliveti del Salento.
[Update: inseriamo un altro articolo sulla Xylella, che ci è inizialmente sfuggito]
Su suggerimento di @Mambombuti e @cocomeraio e @Ciacciu
“Il solo pensiero di quel che succederà non mi fa dormire la notte, rimarrà il deserto”: a parlare è un fitopatologo, uno dei tanti esperti con cui abbiamo avuto modo di discutere in queste settimane mentre cercavamo di districarci tra articoli scientifici e decreti, per andare a fondo del problema e provare a capire quali saranno le conseguenze delle azioni intraprese dalla Procura della Repubbliica di Lecce.
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