Dissent Magazinepubblica un articolo di Leo Casey, storico leader sindacale degli insegnanti, che analizza in modo piuttosto critico le teorie sulle lotte sindacali contenute nel libro Labor Power and Strategy.
In un articolo a firma di Ryan Zickgraf pubblicato sui Jacobin Magazine e tradotto per Jacobin Italia da Valentina Menicacci si racconta dell’ondata di scioperi nei più svariati settori che nell’estate del 1877 travolse gli Stati Uniti, da est e ovest, e delle violenze che ne seguirono.
In un articolo pubblicato su Il Tascabile, Simone Benazzo e Martina Napolitano parlano della prima ondata di Red Scare che interessò gli Stati Uniti subito dopo la fine della Grande Guerra, quando, in un clima già abbastanza teso e conflittuale – dovuto, da un lato, alle condizioni di vita dei lavoratori e, dall’altro, alla crescente preoccupazione per la diffusione di quelle idee che avevano ispirato la Rivoluzione d’Ottobre -, la classe operaia cominciò a scioperare, paralizzando intere città:
[…] Nel solo 1919 furono più di tremila gli scioperi in tutto il paese, circa quattro milioni le persone coinvolte.
Il 14 ottobre di 35 anni fa, nel mezzo di una vertenza sindacale in FIAT, si tenne una manifestazione che coinvolse 40 mila persone (molte meno per la questura, come capita ancora oggi).
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