“Numericamente è la seconda operazione dopo il primo maxiprocesso di Palermo di Falcone e Borsellino”. Bastano queste poche parole, pronunciate da Nicola Gratteri, a rendere l’idea della portata del blitz partito dalla Dda di Catanzaro. E l’operazione che ha condotto all’arresto di 334 persone in Italia e all’estero e alla decapitazione di tutte le cosche che operano nella zona di Vibo Valentia – mettendo in evidenza gli intrighi tra ’ndrangheta, colletti bianchi e massoneria – è come una bomba che esplode a poco più di un mese dalle elezioni in Calabria. E i cui effetti si iniziano a sentire, a livello locale e nazionale. Inevitabilmente.
Ne parla un articolo di Huffington Post
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