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I tesi rapporti tra Russia e Lettonia

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Su suggerimento di @JohnMoulino.

 

Una questione, quella dei rapporti tra il piccolo paese baltico e la potenza eurasiatica, aperta in realtà da moltissimo tempo, ben prima della recente “svolta” putiniana in politica estera, che ha sensibilmente aggravato le tensioni già esistenti.
L’analisi di Limes evidenzia l’importanza in Lettonia del fattore etnico e linguistico, e in generale identitario, in un quadro demografico caratterizzato dalla presenza di amplissime minoranze russofone e di etnia russa.

Tuttavia, non c’è solo questo aspetto da considerare, ma anche: il quadro geopolitico, i fattori finanziari, economici e sociali, il nazionalismo, e la situazione politica lettone, che concorrono a delineare una situazione decisamente polarizzata (il che preoccupa qualcuno, nell’area baltica, e non solo, anche se i dubbi sulla consistenza della minaccia possono essere ben legittimi e sensati. Non solo aria di contrapposizione si respira tuttavia in Lettonia, essendo presenti interessi decisamente forti e precisi acché la situazione con la Russia si “scongeli”, se non proprio a un riavvicinamento deciso tra i due precisi, in ragione di stretti rapporti commerciali e finanziari tra di essi.
Per avere qualche idea in più sulla Lettonia, sempre tramite Limes, facciamo un salto nel passato: nel primo articolo si tratta del referendum popolare che stabili che l’unica lingua ufficiale in Lettonia dovesse essere il lettone, nel secondo, invece, di una manifestazione filonazista per festeggiare l’invasione del paese da parte dell’esercito tedesco nel 1941.

 

Immagine da Wikimedia Commons


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