Su suggerimento e a cura di @Ste

Sin da quando Donald Trump è apparso come il candidato più forte tra i Repubblicani e, maggiormente, quando è stato ufficialmente eletto candidato alla presidenza per il GOP, la comunità scientifica americana ha più volte reso pubbliche le proprie preoccupazioni  (p.e. politica d’immigrazione e mancanza di rispetto per dati scientifici ).

Notoriamente, la maggioranza della comunità scientifica americana ha una visione politica piuttosto liberale

che si scontra apertamente con la visione politica di Donald Trump e delle ale più radicali del partito Repubblicano stesso. Che vuol dire, allora, essere ricercatori e sostenere Trump?

Nella recente News pubblicata dal giornale scientifico Nature, diversi ricercatori hanno espresso i motivi per cui preferisco Trump (dalle proprie credenze religiose al volere che il nuovo giudice della Corte Suprema sia conservatore, dall’essere delusi dall’operato di Obama a credere che con Trump alla presidenza il governo tenga le mani meno dentro la ricerca) e le loro preoccupazioni sugli effetti che questa scelta possa avere sulle loro carriere:

Some scientists who support Trump worry that political discussions in the lab will not only harm their careers in the long term, but also hinder current collaborations with colleagues, and waste time.