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Torre dei Conti: rudere da preservare o da sostituire?

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Un articolo di Artribune commenta il crollo della Torre dei Conti, l’edificio medievale di Roma di cui una parte è collassata il 3 novembre scorso, ammazzando un operaio che ci lavorava.

La torre, che nel corso dei secoli aveva avuto varie funzioni, stava venendo restaurata con fondi del PNRR: l’obiettivo era di trasformarla in uno spazio espositivo e in un polo di aggregazione, approfittando della sua posizione centralissima, accanto ai Fori Imperiali. La struttura è però instabile, e se non si interviene in fretta, si rischia un altro crollo. Cosa fare, quindi? Continuare a restaurare la torre per metterla in sicurezza sarebbe molto complicato, e come abbiamo visto sarebbe anche un’operazione pericolosa per chi ci dovrebbe lavorare. L’articolo suggerisce di rassegnarsi a demolire la Torre dei Conti, come si è sempre fatto con gli edifici vecchi. Nessuna struttura è eterna, ed è normale che dopo più di sette secoli non sia più fattibile continuare a riadattarla ad libitum. Il progetto di creare sul posto un polo espositivo può essere mantenuto, ma alloggiandolo in un edificio nuovo e moderno.

In Italia si fa fatica a considerare il futuro, proiettati come siamo sul passato, ma i monumenti, gli edifici storici, i pezzi di patrimonio possono essere anche sostituiti da altro. Da altri monumenti, da altri edifici che un giorno saranno storici anche loro e da nuovissimi pezzetti di patrimonio e di identità. Del resto è la storia stessa della Torre dei Conti, costruita sopra ad un dismesso foro romano utilizzando materiali di risulta così come tantissimi altri monumenti della Capitale che oggi ci sembrano intoccabili ma che ieri vennero su proprio grazie a questo spirito di adattamento, di capacità di sostuire simboli con altri simboli senza affezionarsi più di troppo al passato. E probabilmente la leggendaria Porta Pia non sarebbe esistita nelle sue vesti cinquecentesche se non si fosse usata proprio la Torre dei Conti come cava di materiale di costruzione. Roma ha sempre demolito e ricostruito se stessa.


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