Su suggerimento di @alessandromeis.
Per iniziare in bellezza la giornata natalizia, ecco un articolo di Internazionale che parla delle vicinanze narrative tra serie tv e torture nell’era Bush.
In quel campo di battaglia che è l’immaginario, la serie prodotta da Fox asserisce in primo luogo l’efficacia della tortura e quindi contribuisce a legittimare l’uso e il significato progressivo della forza più dura nella globale guerra al terrore dell’amministrazione statunitense. La prima puntata, infatti, va in onda negli Stati Uniti meno di due mesi dopo l’11 settembre 2001 e le stagioni di maggior successo coincidono grosso modo con la presidenza di George W. Bush.
Immagine da flickr
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