A cura di @Lowreslution.
In un lungo articolo, il sito YouTrend ripropone uno schema di classificazione per interpretare meglio le nuove distinzioni politiche, nell’epoca del populismo che superi le classiche distinzioni della politica tra destra e sinistra. Lo schema è di Paolo Gerbaudo e propone quattro aree distinte tra elitisti e populisti, e destra e sinistra.
“Lo studioso italiano immagina lo spazio politico come una piramide, il cui vertice è occupato dalle élite mentre la base dalle istanze popolari. In questa visione, il populismo di sinistra e quello di destra sono invece molto distanti, quasi agli antipodi. Due soltanto gli elementi in comune: l’avversione all’establishment, la vocazione anti-sistema, e l’obiettivo di conquistare il consenso delle classi popolari. Volgendo lo sguardo a queste forze, la teoria di Gerbaudo sembra trovare conferme: i movimenti populisti di destra sono, infatti, fortemente identitari, sovranisti, spesso xenofobi e protezionisti. Quelli di sinistra, al contrario, si fanno portatori di un’idea di società aperta e inclusiva; sono fortemente critici verso il sistema economico-finanziario. Di converso, salendo verso il vertice, si registra un altro tipo di movimento: le posizioni tendono a sfumare fino a confondersi nel segno di un’agenda liberale che accomuna sempre più i partiti d’élite e di governo, al netto del colore, in un estremo centro. Di questa tendenza, Macron e Renzi sono dimostrazione ed esempio. E la lista può essere ben più lunga.”
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