Su suggerimento di @NS4.
La crisi migratoria siriana, che ha visto dal 2011 quasi 1.200.000 persone in fuga dalla guerra in Siria varcare frontiera libanese, con un aumento della popolazione del 25%, ha reso manifesta la necessità di definire una nuova politica abitativa.
La pressione migratoria siriana sulla capitale libanese ha quindi prodotto due effetti evidenti, dalla natura diversa e non direttamente interconnessa: da un lato ha posto in evidenza la necessità di ripensare una politica di alloggi a basso prezzo, capace di accogliere e offrire riparo a migliaia di persone. Dall’altro lato, come reazione delle classi più agiate all’invasione di spazi e aree una volta considerate “off-limits”, si assiste alla progressiva militarizzazione degli spazi privati e di rappresentanza, e alla contemporanea privatizzazione degli spazi pubblici urbani.
Immagine da Wikimedia Commons.
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