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Traveling Violation – Tre notizie sulla NBA, più una – #12

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A cura di @sakuragi.

Dodicesima puntata di Traveling Violation, la rubrica sulla NBA dedicata al fallo più fischiato nelle arene americane.

In questo episodio: I saldi sono finiti e non tutti hanno fatto affari, c’è vita dopo Zion, l’altro Draft.

First step: Trade Deadline Winners (?)

Il 7 febbraio è finito il periodo in cui le squadre hanno potuto fare scambi. Proprio l’ultimo giorno ha portato mosse ad effetto che, in parte, cambiano il volto della lega. (ITA da L’Ultimo Uomo).

Link alternativo (ENG da The Ringer)

Link alternativo (ENG da Bleacher Report)

Philadelphia ha deciso di andare all-in questa stagione, prendendo dai Clippers Tobias Harris, autore sin qui della sua migliore stagione in carriera (20.9PPG, 7.9RPG, 2.7APG con il 43.4% da tre), per andare così a formare un quintetto di tutto rispetto per tentare l’assalto alle finals (Simmons, Redick, Butler, Harris, Embiid). Elton Brand (GM dei 76ers) ha anche deciso di far finire l’esperienza di Markelle Fultz nella Città dell’Amore Fraterno, spedendolo a Orlando per Johnaton Simmons. Bilancio positivo per Phila ma con la spada di Damocle dei rinnovi di Butler e dello stesso Harris in arrivo quest’estate.

Milwaukee non è stata a guardare ed ha risposto a stretto giro di posta con l’acquisto di Nikola Mirotic da New Orleans, che sembra possa essere sia un perfetto complemento a Giannis Antetokounmpo che il perfetto sostituto di Brook Lopez nei playoff, quando la scarsa velocità di quest’ultimo verrà messa a nudo e punita dagli avversari. Per i Bucks si tratta di un mercato decisamente positivo.

Toronto all’ultimo secondo, in risposta alle mosse delle altre contender dell’Est, ha strappato Marc Gasol da Memphis, in cambio di Valanciunas e altri giocatori marginali. Si tratta di una fit interessante per il roster dei Raptors, data la notevole intelligenza cestistica dello spagnolo, oltre che dalle sue doti da tre e difensive. Anche per i Raptors il mercato è positivo ma la mossa sembra più rischiosa di quelle delle sue competitor dell’est.

Sacramento ha puntato su Harrison Barnes, in uscita da Dallas, per porre rimedio al buco in rosa nel ruolo di Ala Piccola. Si tratta di una buona acquisizione, nonostante il contratto pesante, anche per la scarsa attrattività della franchigia per i free agent. I Kings sembrano puntare decisamente alla loro prima apparizione in postseason dopo 12 anni.

Dallas ha rivoluzionato il roster, puntando tutto sull’acquisizione dai Knicks di Kristaps Porziņģis, che, però, è ancora in recupero dall’infortunio subito la scorsa stagione ed è in scadenza di contratto a fine stagione. Il potenziale in casa Mavericks è tanto ma il loro successo futuro è ancora tutto da definire.

I Los Angeles Clippers, guidati dai saggi consigli di Jerry West, hanno ceduto il loro miglior giocatore ed hanno accumulato spazio salariale ed assets per puntare decisamente sul mercato estivo. Probabilmente questo li farà scivolare al di fuori della zona playoff questa stagione, ma le loro probabilità di aggiudicarsi quest’estate i servizi di una o due All Star diventano molto concrete, rendendo così positivo il loro bilancio di mercato.

Second step: Trade Deadline Losers (?)

I Los Angeles Lakers sono i grandi sconfitti di questa sessione di mercato. Il sogno Anthony Davis è, per ora, svanito e quest’estate ci saranno forti concorrenti per aggiudicarsi i suoi servizi, Boston su tutti. La situazione dello spogliatoio, inoltre, potrebbe avere risentito delle voci per le quali tutto il nucleo giovane dei gialloviola era stato liquidato nella proposta di scambio con New Orleans, rendendo ancora più difficile la rincorsa ai playoff di quest’anno.

Anthony Davis è un altro sconfitto di questa sessione, dato che dovrà rimanere a New Orleans fino a fine stagione e che non è chiaro se e quanto verrà fatto giocare dai Pelicans, che in ogni caso sembrano destinati ad un’altra stagione senza postseason.

Washington ha deciso che pagare la luxury tax per un roster mediocre non è cosa saggia e, di conseguenza, ha usato la sessione di scambi per scaricare i pesanti contratti di Otto Porter Jr. (ottenendo però poco in cambio da Chicago) e di Markieff Morris. Nonostante questo il futuro per i Wizards è tutt’altro che sereno, dato il monte ingaggi ostruito dal contratto di John Wall a partire dalla prossima stagione.

Third step: Dr. Morant, I Suppose

Il Draft 2019 non è solo Zion Williamson. Se la prima scelta è ormai quasi sicuramente ad appannaggio del prospetto di Duke, alle sue spalle si sta sempre più facendo largo Temetrius “Ja” Morant da Murray State come possibile n. 2, grazie al suo atletismo esplosivo ed al suo stile di gioco elettrico, paragonabile a quello di Russell Westbrook. La sua ascesa è forse il dato più sorprendente di questa stagione NCAA, dato che quest’estate Morant non aveva ricevuto alcuna borsa di studio oltre a quella del college del Kentucky. (ENG da SB Nation)

FOUL! Drafting with the Stars

Ci avviciniamo all’All Star Game e anche quest’anno i due giocatori più votati hanno fatto uno speciale draft per decidere le rose delle due squadre che si sfideranno (ENG da Bleacher Report).

Il team LeBron ha in rosa (oltre a James): Kevin Durant, James Harden, Kyrie Irving, Kawhi Leonard in quintetto e LaMarcus Aldridge, Bradley Beal, Anthony Davis, Damian Lillard, Ben Simmons, Klay Thompson, Karl-Anthony Towns e Dwyane Wade

Il team Giannis ha in rosa (oltre ad Antetokounmpo): Stephen Curry, Joel Embiid, Paul George, Kemba Walker in quintetto e Blake Griffin, Nikola Jokic, Kyle Lowry, Khris Middleton, D’Angelo Russell (in sostituzione di Victor Oladipo), Nikola Vucevic e Russell Westbrook.

https://twitter.com/NBA/status/1093665675636367360

Chi vincerà la partita delle Stelle?

Extra step – Shaq’s review

Chiudiamo con la consueta analisi tecnico tattica fatta da Shaquille O’Neal e dalla sua squadra sulla settimana appena passata in NBA

 


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