Come funzionava l’informazione nel passato, prima delle nostre tecnologie e delle notizie della stampa quotidiana? E quale il confronto con l’oggi? Marco Callegari intervista Mario Infelise, ordinario di Storia moderna alla Ca’ Foscari.
Infelise spiega come, tra i secoli XVI–XVIII, si sviluppò un sistema di informazione lento, che seguiva i corrieri e doveva confrontarsi con i poteri dell’epoca. I temi erano politici (principalmente guerre), ma venivano trattati anche altri eventi (epidemie, terremoti). Gli europei si abituano per la prima volta a leggere notizie di altrove; ciò che accade lontano non è estraneo dalla realtà contemporanea del pubblico.
Da questi elementi l’intervista arriva all’oggi: quale è il futuro della stampa cartacea (opposta alle notizie diffuse tramite il digitale)? E quale quello delle piccole librerie? Infelise ritiene che i giornali di carta — persa la fiaccola della «prima informazione» — abbiano ancora un ruolo per «animare la riflessione» sui fatti.
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