Un articolo di L’Indipendiente esplora l’esperienza umana e artistica (e poche volte come in questo caso sono così ineluttabilmente legate) di Luca Flores, pianista italiano dal talento cristallino ma dalla tragica esistenza.
La “riscoperta” di materiale d’archivio dell’ultimo periodo di vita del musicista palermitano, edito nel 2019 con cura e perizia dalla piccola etichetta AUAND e intitolato “Innocence”, è ideale volano per riscoprire, ancora una volta, un autore che è stato tra i più importanti della nostra scena jazzistica e musicale tout-court.
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