Bram Sable-Smith su Kaiser Health News (non associato con Kaiser Permanente, uno dei più importanti Care Provider negli Stati Uniti) riporta le traversie di un pastore evangelico alle prese con i costi e le difficoltà delle assicurazioni sanitarie USA.
La famiglia aveva sempre avuto difficoltà a garantire una copertura assicurativa, tranne un periodo in cui il pastore riceveva lo stipendio da una congregazione che però lasciò per divergenze teologiche. Per qualche tempo aveva pagato una assicurazione con l’Obamacare, ma la aveva abbandonata perché sembrava troppo cara, e allora si era iscritto ad un piano di condivisione del rischio che non offriva le garanzie delle assicurazioni tradizionali.
Il piano prevede che gli iscritti paghino le spese gli uni degli altri, in una sorta di mutua assistenza.
Al momento del bisogno (un intervento di ablazione sul tessuto cardiaco, non particolarmente complesso) l’organizzazione si è tirata indietro e al pastore è rimasto un grosso debito da pagare. Dopo trattative per ridurre il debito e quasi-truffe incontrate, adesso hanno comprato un piano con l’Obamacare.
“È così tragico il modo in cui il nostro sistema è stato concepito”, ha detto Jeff. “Mette tante persone in condizioni finanziarie impossibili”.
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