A cura di @NedCuttle21(Ulm).
Un reportage pubblicato su The Nation spiega che, nella città di Berlino, il malcontento per la crisi abitativa, dovuta al processo di estrema gentrificazione degli ultimi anni e al conseguente rincaro degli affitti, ha favorito la crescita di un movimento che a breve darà inizio a una raccolta firme per un referendum che dia ai cittadini la possibilità di esprimersi sulla proposta di esproprio di circa 200.000 appartamenti attualmente gestiti da grandi gruppi immobiliari i cui interessi costituirebbero un ostacolo alla distribuzione di alloggi sociali.
In early March, Germany’s largest tabloid, Bild, proclaimed: “A specter is haunting Germany, the specter of expropriation.”
The exaggeration-prone paper was not entirely wrong: In recent months, few topics have been as fiercely debated in Germany as the question of property seizures. The catalyst? A Berlin-based initiative aiming to seize 200,000 homes from the city’s biggest landlords and turn them into social housing.
If everything goes according to plan, Berlin will hold a referendum next year that could potentially force the government into carrying out these historic expropriations. The “expropriate Deutsche Wohnen and Co” proposal specifically names the city’s largest private-property owner, Deutsche Wohnen, but it has all major landlords in its sights as well.
Immagine da Wikimedia.
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