Su suggerimento di @Clunk.
Paul Thomas Anderson ci ha abituato negli anni a film belli e godibili, da Magnolia a Boogie Man. Poi, nel 2009, è uscito Vizio di forma, libro di Thomas Pynchon che Anderson ha dichiarato subito di voler portare sullo schermo, ed ha creato un’opera a tratti noiosa e da cui non si può distogliere lo sguardo: è diventato un regista di film d’autore. O almeno così la pensa Federico Bernocchi, che scrive di Vizio di forma su Rivista Studio.
Immagine da Wikipedia.
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