A cura di @Yoghi (modificato)
La crisi economica è arrivata anche in Cina. In tutta la nazione si susseguono scioperi e proteste di lavoratori licenziati, spesso in credito di paghe arretrate. Questi scioperi avvengono bypassando il sindacato ufficiale del partito, accusato di essere al soldo dei datori di lavoro, ma si avvale di una rete informale di sindacalisti clandestini organizzati grazie a WeChat. Memore del ruolo del sindacato cattolico Solidarnosc nel crollo del regime comunista polacco, il Partito Comunista Cinese interviene molto aggressivamente quando i datori di lavoro sono cinesi.
Quando tuttavia a scioperare sono i dipendenti del colosso della GDO Walmart, il partito si trova di fronte ad un difficile dilemma: se non interviene di fatto incoraggia ulteriori rivendicazioni salariali e forse persino politiche, se cerca di arrestare o reprimere i capi della protesta presta il fianco all’accusa di essere al soldo di una multinazionale occidentale.
Ne parla questo articolo del New York Times.
Immagine di Cory Doctorow via Flickr CC BY-SA 2.0
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