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19 aprile 1937: l’Italia fascista vara la prima legge di tutela della razza

19 aprile 1937: l’Italia fascista vara la prima legge di tutela della razza

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A cura di @cocomeraio.

Prima ancora del Manifesto degli scienziati razzisti (noto anche come Manifesto ella Razza), pubblicato una prima volta in forma anonima sul Giornale d’Italia il 15 luglio 1938 con il titolo Il Fascismo e i problemi della razza, e poi ripubblicato sul numero uno della rivista La difesa della razza il 5 agosto 1938, il governo Mussolini aveva già preso provvedimenti razziali.

Giusto 80 anni fa veniva infatti promulgato il Regio Decreto Legislativo numero 880 denominato Sanzioni per i rapporti d’indole coniugale tra cittadini e sudditi. Con questo decreto lo stato italiano vietava definitivamente il matrimonio misto e la pratica del madamismo, cioè il concubinaggio con donne africane. Il decreto 880 non rappresentò nient’altro che l’apice della campagna razzista del regime nei confronti degli abitanti delle colonie ma le motivazioni addotte furono le stesse alla base dei provvedimenti contro gli ebrei degli anni successivi.


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