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30 bombe per 30 virus

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Il numero 333 è il numero degli angeli (secondo qualche non ben precisato sito di numerologia) perché unisce corpo, mente e anima. Esattamente come l’ascolto del nostro podcast.

Coerentemente con il tema angelico, nella prima parte della puntata Giorgio ci parlerà di bombe atomiche nello spazio. Infatti agli inizi degli anni ‘60 gli Stati Uniti e l’URSS hanno testato alcuni ordigni termonucleari a un’altitudine maggiore di 100 km. Gli effetti di queste esplosioni rimangono spaventosi, ma con qualche conseguenza pirotecnica. Nell’intervento esterno Giuliano intervista  Mariasole Bianco, Presidentessa della ONLUS Worldrise, che si occupa della conservazione e della valorizzazione dell’ambiente marino, in occasione del lancio della campagna 30×30 che si propone di proteggere il 30% dei nostri mari entro il 2030.

Al link è possibile sentire il brano Oceanbreath citato da Mariasole Bianco e realizzato da Max Casacci (Subsonica) in collaborazione con Worldrise, composto utilizzando i suoni del mare.

Nella seconda parte dell’episodio Valeria ci parla di papillomavirus e del medico tedesco Harald Zur Hausen che vinse il nobel nel 2008 per la scoperta del loro ruolo nel tumore alla cervice uterina. Come altri affetti dalla sindrome da Nobel, il medico è oggi convinto che molte malattie, tra cui altri tumori e malattie degenerative siano causate da elementi infettivi di origine bovina, senza però avere le prove.
Tornati poi a parlare dei virus del papilloma capiamo insieme come può un virus causare un tumore e vi ricordiamo che la prevenzione è sempre l’opzione migliore, soprattutto in questo caso in cui ci sono sia le campagne di screening e sia di vaccinazione per le bambine e i bambini.

La nuova puntata di Scientificast è su Spreaker


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