Con il DPCM firmato il 25 ottobre 2020 per la seconda volta vengono sospesi gli spettacoli al chiuso e all’aperto, fino al 24 novembre. Su Teatro e Critica, il critico teatrale e redattore culturale Andrea Pocosgnich racconta gli sforzi fatti dagli operatori dello spettacolo dal vivo per reinventarsi e ripartire dopo il lockdown di marzo e lancia una riflessione sull’opportunità politica del provvedimento, sulle sue conseguenze, sulla vaghezza delle promesse di sostegno al settore e sulla disparità di trattamento riservata ai settori delle arti sceniche e della cultura dal vivo.
Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.