Un pezzo pubblicato su City Journal, una rivista di politica pubblicata dal Manhattan Institute for Policy Research, analizza il modo in cui il New York Times e altri media di spicco negli USA hanno apparentemente adottato un modello di informazione militante a scapito di un tradizionale approccio giornalistico più obiettivo. In particolare racconta i retroscena di riunioni redazionali infuocate che hanno contrapposto la vecchia guardia del giornale a frange più ideologicamente schierate.
Una critica al “post-giornalismo”
16 Feb 2021 • 0 commenti
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