Il Sole 24 Ore descrive la situazione del mercato lavorativo inglese dopo un anno e mezzo di pandemia: a fronte di una disoccupazione al 4,8%* si calcola che ci siano circa un milione di posti di lavoro vacanti, perlopiù nella ristorazione, nell’edilizia e nelle consegne.
Gli effetti della pandemia (e la chiusura di numerose attività, parallelamente al boom di altre) sono sicuramente importanti, come pure quelli della Brexit: il paese è diventato meno appetibile per i molti giovani lavoratori non qualificati che vi si trasferivano in cerca di fortuna o esperienza. L’Italia, ad esempio, è il secondo paese europeo dopo la Polonia per numero di lavoratori, circa 350mila; ma questa tendenza sembra essersi invertita nell’ultimo anno e mezzo.
* lawrencehg fa notare che la disoccupazione, pur essendo più alta rispetto al periodo pre-Covid, è più bassa rispetto a quella registrata durante la crisi finanziara e, anzi, i tassi di occupazione sono ai massimi storici.
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