In un video su facebook, Daniele Bernardini fa una breve introduzione di uno strumento musicale della tradizione medievale, il «flauto a tamburo».
Compagno di bardi, acrobati, danzatori e compagnie teatrali, il flauto a tamburo (o flauto a tre fori — tabor pipe e flabiol nelle parlate britannica e catalana) è uno strumento del costume popolare e bucolico.
È composto da un labium (come il flauto dritto) ma con solo tre fori nel corpo: questo permetteva di poterlo suonare con una mano sola, l’altra libera per delle semplici percussioni (con appunto un tamburo o nacchere o campanelle o un triangolo).
Le note dei vari registri si fanno soffiando più o meno forte per generare le giuste armoniche, come in alcuni ottoni.
Il flauto a tamburo ha la particolarità di essere spesso raffigurato nei quadri dell’epoca. Lippi, Ghirlandaio e innumerevoli miniaturisti anonimi hanno aggiunto alle loro opere un putto, un angelo, un bardo (o un orso) intento a suonare questo strumento.
Ricostruito dopo il rinnovato interesse per la musica antica, ecco come suona con un repertorio dell’epoca:
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