Su suggerimento di @LB
Una azienda agricola di Cremona sperimenta nuove forme di produzione ed organizzazione.
I campi sono coltivati completamente attraverso tecniche biologiche, le costruzioni utilizzano unicamente materiali locali e naturali. La produzione di energia elettrica avviene attraverso fonti rinnovabili.
E l’investimento per il nuovo pastificio è avvenuto evitando di rivolgersi alle banche, ma recuperando attraverso il crowdsourcing 5 milioni di euro. Non si rivolgono ad intermediari per la vendita dei prodotti, nè ai supermercati, ma direttamente ai clienti, ai piccoli negozianti ed alla rete dei gas (gruppi di acquisto solidale).
Non è presente un proprietario singolo, ma c’è un direttivo in cui sono rappresentati i lavoratori ed i consumatori che hanno investito nel progetto.
Alla fine, per quanto riguarda il grano, il costo al cliente è solo poco più del doppio rispetto al valore di mercato, mantenuto ‘alto’ per rispettare comunque la dignità del lavoro (35€ al quintale, cioè 0,35€/kg, per confronto al supermercato la farina costa intorno ad 1€/kg).
La particolarità è che non si parla di una piccola azienda locale, ma di un colosso di quasi 18 milioni di fatturato e duemila ettari di terreno coltivato.
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