un sito di notizie, fatto dai commentatori

L’internet non è una nuvola [EN]

0 commenti

Su suggerimento di @LB

Una serie di articoli di quarz ci porta a scoprire che cos’è internet – realmente. Concretamente come è fatto, quali cavi, quali server lo compongono, e cerca di riassumere tutto in diverse mappe.

Quanti cavi sottomarini vengono connessi ogni anno? Quanti byte passano per la Gran Bretagna? Quale legislazione controlla i dati che attraversano 3 continenti e 10 nazioni?

La pagina principale racconta di come internet sia un luogo fisico, costituito da hard disk e cavi, una enorme rete globale interconnessa che cresce esponenzialmente ogni anno: la causa principale sembra essere l’incremento altrettanto esponenziale degli streaming video, che sembra siano responsabili del 70% di tutto il traffico internet.

Questo ha comportato una ristrutturazione della forma della rete: se prima le diverse sottoreti erano organizzare gerarchicamente, ora sembra che internet sia ‘piatto’, con i grandi protagonisti quali google netflix e facebook  che possiedono anche l’infrastruttura CDN (content delivery network) per collegarsi direttamente agli ISP locali dei diversi paesi, con lo scopo di velocizzare il caricamento delle pagine. Consolidando in questo modo la loro posizione dominante.

Questo vuol dire costruire direttamente server nelle nazioni a cui si vuole offrire il servizio: eppure, anche se il server si trova geograficamente vicino all’utente che richiede una risorsa, il percorso che realmente segue il pacchetto (i byte inviati e ricevuti) possono essere molto diversi. Il 25% del traffico che parte da Singapore per arrivare a Bangalore in India, passa per gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, con solo il 5% che prende un percorso ‘diretto’.
Questo è un problema soprattutto per la privacy, in cui il predominio statunitense (gran parte del traffico internet passa per i loro hub) rende facile per loro intercettare le comunicazioni mondiali.

«The Internet works. But those who work close to the middle of it may marvel on an ongoing basis that it works at all, much less as well as it does.»

 

Immagine da pexels.


Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.