A cura di @maragines.

Su Repubblica compare una notizia abbastanza breve, la trovate a questa pagina, che riprende forse un articolo pubblicato da Gizmodo, ma Gizmodo non è la fonte originaria della notizia e mette correttamente il link all’articolo originale: inizia tutto da un articolo pubblicato su UPGuard dove viene data la notizia, a seguito di analisi di Chris Vickery, che aveva anche effettuato un tweet per dare notizia delle sue analisi.

Di cosa si tratta? È stato scoperto un archivio, liberamente accessibile online a chiunque trovi l’url, nel quale stanno moltissimi file in formato csv che contengono dati personali di più di 198 milioni di elettori, la quasi totalità degli iscritti al voto negli USA.

I dati personali sono stati analizzati estrapolando moltissimi dati personali sensibili: Gizmodo parla di informazioni relative al possesso di armi da fuoco, scelte in tema di aborto e analisi sull’appartenenza a gruppi etnici (su UPGuard hanno notato l’esistenza di tag relativi all’appartenenza ebraica).

I dati erano detenuti e analizzati dalla società Deep Root Analytics e pare siano stati usati generosamente nel corso delle ultime elezioni presidenziali.

In UE quasi nessuna delle operazioni effettuate o ipotizzare è lecitamente possibile.

 

Immagine tratta da Wikimedia Commons.