A cura di @Yoghi (modificato).

1843, la rivista di moda e costume dell’Economist presenta un reportage su Brunello Cucinelli, stilista, imprenditore, mecenate, filosofo e soprattutto incarnazione del capitalismo umanistico.

L’articolo intreccia l’avventura imprenditoriale di Cucinelli, figlio di un operaio che ha creato uno dei marchi più costosi ed esclusivi della moda italiana con citazioni da Kant, Rousseau e John Ruskin.

Una scuola di formazione per dipendenti ormai leggendaria, un teatro gratuito vicino alla mensa aziendale, salari il 20% più alti della media, il 20% dei profitti reinvestiti in donazioni benefiche a tutela del patrimonio culturale e paesaggistico italiano e una filosofia aziendale che prescrive la bellezza e l´armonia come strada verso il successo:

“Gli hedge funds non sono interessati al nostro modello” dichiara Cucinelli “ma i fondi pensione sì… vogliamo solo crescere con grazia. Tutto negli affari deve essere aggraziato. Il profitto è il dono quando ciò che si crea è perfetto”.

Da quando nel 2012 Cucinelli ha quotato in borsa la sua azienda, regalando per l’occasione una copia dell’Etica Nicomachea di Aristotele all’amministratore delegato di Borsa Italiana, il valore delle azioni è triplicato.

Immagine da Vimeo.