A cura di @reislaufer.
L’artiglieria, grande protagonista degli orrori della Prima Guerra Mondiale, è raramente associata invece alla Seconda Guerra Mondiale, in cui i nuovi mezzi propulsi dai motori a scoppio fanno la parte del leone nell’immaginario collettivo.
Eppure l’importanza del cannone non diminuì affatto sui campi di battaglia della Seconda Guerra Mondiale: l’80% delle perdite umane e il 70% del peso dei treni logistici erano dovuti alle granate d’artiglieria, che con lo sviluppo degli aerei, delle radio e degli autocarri raggiunsero l’apice del loro potere distruttivo nell’artiglieria americana, tramite sofisticati sistemi di controllo che permettevano di inondare il nemico di acciaio rovente con estrema precisione nel giro di trenta secondi.
Un articolo di Armyhistory e un post su Owlcation propongono una visione a 360° dell’efficiente macchina da guerra americana.
Immagine da Wikimedia Commons.
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