A cura di @NedCuttle21(Ulm).
La Princeton University Press ha appena pubblicato i diari che Albert Einstein scrisse tra il 1922 e il 1923, alcuni passaggi dei quali rivelano una personalità non immune da contraddizioni e pregiudizi. Ne parla un articolo di Rivista Studio.
Ne ha parlato Alison Flood sul Guardian: a quanto pare, in alcuni suoi scritti privati, Albert Einstein rivela atteggiamenti che si potrebbero facilmente definire xenofobi. Il manoscritto in questione è un diario scritto tra l’ottobre 1922 e il marzo 1923, nel quale lo scienziato registrò le sue riflessioni a proposito di scienza, filosofia, arte e dei luoghi visitati in quel periodo (Estremo Oriente, Spagna e Palestina). E proprio durante la sua permanenza in Cina, lo stesso uomo che definì il razzismo «una malattia dei bianchi», descrive i cinesi come persone «industriose, sporche e ottuse».
Immagine da Flickr.
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