Il Financial Times suggerisce una spiegazione dei motivi per cui la Russia ha fatto fallire l’ultimo vertice dei paesi OPEC allargato alla Russia.
Secondo questa spiegazione la riunione, destinata a trovare un accordo per ridurre la produzione di petrolio e così farne alzare i prezzi, non è riuscita nel suo intento per motivi più politici che economici: la Russia non voleva favorire i produttori di shale oil USA, che avrebbero guadagnato più di altri dal rialzo dei prezzi.
Dopo il mancato accordo l’Arabia Saudita ha deciso di aumentare la sua produzione, facendo così crollare i prezzi del petrolio che erano già in ribasso per effetto dell’epidemia di coronarovirus.
A steeper drop in crude prices will cause widespread pain in the American oil industry, said analysts. “At a time when shale producers face much tighter capital constraints to keep up output, a price war may push US oil companies already at risk of bankruptcy over the edge,” said Jason Bordoff, head of Columbia University’s Center for Global Energy Policy.
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