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E se applicassimo una sostituzione?

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Dalia Somekh, una ragazza che frequenta il V anno di liceo scientifico presso la Scuola Ebraica di Milano, illustra su MaddMaths! la sua idea per un calcolo più rapido e quindi meno faticoso degli integrali indefiniti di funzioni fratte.

Quante volte vi sarà capitato, studiando le materie scientifiche, di incontrare metodi di risoluzione, di esercizi o problemi, particolarmente lunghi ed elaborati? E di aver avuto voglia di abbandonare il tutto? Beh, questo è proprio ciò che è successo a me durante questo mio ultimo anno di liceo scientifico. Argomento gli Integrali Indefiniti. Nello specifico, per dirla tutta, integrali indefiniti di espressioni fratte, con denominatore di secondo grado con discriminante nullo,  = 0. Mica poco! Il procedimento di risoluzione proposto dal libro di testo mi è subito apparso particolarmente lungo e monotono e decisamente noioso. Mi toccava poi per compito a casa svolgerne tre esercizi di questo tipo per allenarmi all’applicazione di questo metodo. Dopo il primo esercizio avevo riempito un intero foglio di conti per raggiungere la soluzione. Possibile? Dovevo continuare così e svolgerne altri due. Ho fortemente sperato che quel procedimento così lungo e poco intuitivo non fosse l’unico possibile. La mia voglia di lavorare meno reclamava idee nuove e possibilità diverse. Così, un po’ per gioco, un po’ per pigrizia e un po’ per noia mi sono lanciata una sfida: provare un metodo alternativo che mi facesse risparmiare un po’ di carta e un po’ d’inchiostro… e un po’ di tempo soprattutto.

Foto di thinunes da Pixabay


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