National Public Radio racconta la storia di un atto coraggioso di una ragazza indiana, e le circostanze che lo hanno reso necessario e che hanno destato reazioni politiche.
Jyoti Kumari è stata costretta a riportare il padre, ferito in un incidente stradale, da New Delhi al villaggio di origine, un migliaio di kilometri più in là.
Mentre assisteva il padre convalescente a New Delhi è arrivata la pandemia da Covid-19, e il governo indiano ha imposto il lock-down. Rimasti senza soldi, e senza poter prendere i treni per tornare a casa, hanno comprato con gli ultimi risparmi una bicicletta e sono tornati a casa con quella (da altre fonti, si capisce che hanno in prevalenza sfruttato passaggi su trattori e camion), la figlia pedalando e il padre seduto sulla ruota posteriore.
Kumari’s extraordinary effort is part of a much bigger story. For more than two months, India’s highways have been clogged with migrant workers trying to get home. During the coronavirus crisis, some 100 million people in India have lost their jobs. Many, like Paswan, got stranded in big urban centers, far from family. Their only chance at survival is to reach their home villages.
But from late March until early May, India’s public transit was shut because of the lockdown. So millions tried to walk home. Some migrants starved to death on the side of the road.
Immagine da Piqsels.
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