un sito di notizie, fatto dai commentatori

Antonio Ligabue, il pittore che si credeva una tigre

0 commenti

A cura di @NedCuttle21 (Ulm).

Un articolo di Artribune rende omaggio al celebre pittore naïf Antonio Ligabue (1899 – 1965).

C’è chi, come Guareschi, della “stramberia naturale” aveva fatto una questione padana, rimettendo la causa alle insolazioni e alle tristezze malinconiche che svaporano sulle rive del Po. Tra i filari di pioppi della campagna reggiana, un uomo con uno specchio al collo parlava la lingua degli animali, gli unici che avevano il coraggio di avvicinarlo, e come loro emetteva richiami grotteschi. Come ogni villaggio che si rispetti, anche Gualtieri aveva il suo “matto” da segnare a dito, che attirava gli sguardi come una bestia rara: la vita di Antonio Ligabue (Zurigo, 1899 – Gualtieri, 1965) trascorse in esilio sotto un cielo estraneo. Un’esistenza “randagia”, tra psicosi e manicomi, da quando la madre adottiva lo aveva fatto espellere dalla Svizzera per comportamenti aggressivi.

L’immagine è tratta da Flickr.


Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.