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Batterie al sale e alla sabbia: le alternative al litio non sono chiacchiere, ma neanche il Santo Graal

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Nell’ultimo periodo è sempre più citato sui social un servizio delle Iene che pone con una certa faciloneria l’utilizzo di accumulatori al sale o alla sabbia come alternativa agli accumulatori al litio.

L’articolo di Geopop analizza la posizione valutando innanzitutto se è possibile sopravvivere solo con le rinnovabili. Analizza il concetto di autonomia energetica domestica e successivamente le tecnologie sopracitate arrivando alla conclusione che le batterie al litio per adesso continueranno ad essere usate grazie alla loro alta efficienza, al costo accessibile e alla piccola taglia.

Prima di analizzare le varie alternative alle rinnovabili è necessario rispondere a una domanda: siamo sicuri di essere in grado di sopperire a tutti i bisogni energetici solo con le rinnovabili e il loro accumulo?
Stando a quanto visto in televisione, parrebbe di sì. Ma cosa dice la comunità scientifica a riguardo? In realtà il mondo accademico è spaccato in due, come confermato anche studi svolti da università australiane e tedesche nel 2018. Secondo quanto riportato nel primo studio, alcuni ricercatori mettono in discussione la fattibilità di tale operazione mentre nel secondo paper viene dimostrata la possibilità di una società capace di sfruttare al 100% energia rinnovabile.

 


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