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Beni comuni e federalismo urbanistico

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Su suggerimento di @Hater Parisi.

Questo lungo articolo de Lo Straniero presenta un’analisi del problema paesaggistico e urbanistico in Italia. La deregolamentazione costante, portata avanti grazie a quello che viene definito un “patrimonialismo populista”, ha fatto sì che venisse completamente eliminato dalla coscienza civile la valenza del territorio come un “bene comune”. Viene preso il caso del Veneto, elencando quindi gli atti di deroga e le contraddizioni tra questi e le norme regionali (di salvaguardia del territorio).

Necessarie sono inoltre l’aggregazione attorno a un progetto collettivo di governo delle trasformazioni territoriali di medio lungo periodo delle varie forze attive (ma anche di quelle latenti) della società locale, perché la loro azione possa diventare condizionante, la costituzionalizzazione dei beni fondamentali – in primo luogo i beni demaniali – che dovrebbe essere estesa a livello europeo, come sostiene Ferrajoli, e la deliberazione di leggi di garanzia, in attuazione dei principi costituzionali, da parte dello Stato. Tra queste fondamentale è una legge organica per il governo e la salvaguardia del territorio, con contestuale riordino della frammentazione regionalista

 

Immagine CC BY-SA 2.0 di Lino M da flickr


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