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Boeri sulle visite fiscali: “Dopo stop Garante privacy perdite per 4 mln l’anno. Necessario intervento normativo”

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A cura di @Perodatrent

Quotidiano Sanità riporta che il presidente dell’INPS Tito Boeri è stato ascoltato in audizione al Senato in Commissione Lavoro sul tema visite fiscali e risorse Inps.

Boeri ha illustrato i problemi per l’istituto (e di riflesso per la collettività) insorti con l’intervento del garante della privacy che ha proibito all’INPS di usare un software di data mining dedicato, il SAVIO, per selezionare i casi da sottoporre a visita fiscale. Come è noto, l’INPS non ha medici a sufficienza per fare visite fiscali a tutti i lavoratori cui il medico prescrive astensione dal lavoro per malattia, e il sistema adottato senza il software dedicato è l’estrazione a sorte.

Boeri ha auspicato un intervento legislativo per permettere all’INPS di continuare ad usare il software.

Questo il paragrafo della relazione di Boeri in cui viene descritta l’utilità del software SAVIO.

Come funziona il data mining SAVIO?
Il data mining seleziona, nel mare magnum dei 12 milioni di certificati annui presentati dai lavoratori privati, quelli per cui è più opportuno predisporre controlli. Lo fa valutando la probabilità che certi eventi di malattia possano risolversi prima del previsto, ma anche che si manifestino comportamenti opportunistici e, quindi, concentrando le visite su questi casi maggiormente a rischio di abuso. Queste valutazioni di probabilità vengono compiute sulla base di riscontri obiettivi accumulatisi nel tempo. Ad esempio, si è notato che un maggior numero di idoneità a tornare al lavoro viene accertato nei giorni immediatamente precedenti o successivi il fine settimana. Di qui la scelta di sottoporre a particolare attenzione le assenze dal lavoro iniziate il venerdì o il lunedì. Altre informazioni rilevanti nel decidere dove e quando mandare i medici fiscali sono, alla luce dell’esperienza passata, quelle legate alla dimensione ed attività economica dell’azienda di appartenenza, alla durata della malattia, al tipo di rapporto di lavoro, alla qualifica e importo della retribuzione giornaliera, al numero di certificati degli ultimi due anni, al numero di precedenti visite concluse con idoneità etc.

Immagine da Flickr.


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