Apple ha fatto causa a NSO Group, l’azienda israeliana produttrice dello spyware Pegasus al centro di una serie di inchieste giornalistiche che hanno denunciato come questo strumento (ufficialmente venduto ai governi per indagare criminalità e terrorismo) fosse usato anche per spiare gli smartphone di giornalisti, funzionari governativi e attivisti.
Una parte difficilmente replicabile del suo successo sta nell’efficacia della sua infrastruttura tecnologica, e ha a che fare con una scelta di dieci anni fa
Continua a leggere: Perché Netflix funziona così bene
Fonte: il Post Internet
Negli ultimi due anni i militari israeliani hanno messo in atto un ampio programma di sorveglianza biometrica sui palestinesi dei territori occupati della Cisgiordania.
Gaia-X, il progetto di cloud europeo promosso in particolare da Francia e Germania che avrebbe dovuto inaugurare l’era di sovranità digitale europea rispetto alle piattaforme e aziende extra-Ue, è un “casino”.
Massimo Mantellini, nel suo spazio sul post, esprime delle considerazioni sulla natura intrinsecamente effimera dei contenuti affidati all’archiviazione digitale.
[…] a differenza di quanto pensavamo un tempo la memoria digitale si è rivelata essere molto meno solida di quanto era logico aspettarsi, molto più fragile di quella affidata ad un supporto fisico come un libro di carta, assai più dipendente da variabili sulle quali non abbiamo grande controllo come i formati e l’hardware utilizzato o, più in generale, l’architettura stessa di rete, basata su protocolli e luoghi che hanno, nel loro essere effimeri, una della caratteristiche principali.
Non c’entrava davvero con Netflix e la serie, ed è arrivata a valere quasi 3mila dollari: poi probabilmente i creatori sono scappati con il malloppo
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Fonte: il Post Internet
Statistiche relative al periodo 01.10.2021 – 01.11.2021
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La scienziata dei dati Jennifer Chayes pensa che si possano utilizzare gli strumenti computazionali per sradicare i pregiudizi e la loro diffusione in rete.
Giovedì l’amministratore delegato di Facebook Mark Zuckerberg ha annunciato che la società che controlla l’omonimo social network, oltre a Instagram, WhatsApp e altri servizi, cambierà il suo nome in “Meta”.
Nella mattina del 20 ottobre qualcuno a livello internazionale inizia a notare che il sito (raggiungibile via Tor) della gang ransomware Everest ha pubblicato un nuovo annuncio/una nuova vittima: SIAE, la la Società italiana degli autori ed editori.
I documenti che mostrano i problemi di Facebook con la disinformazione non sono nuovi ma hanno diversi elementi notevoli, a partire dal modo in cui sono stati pubblicati
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Fonte: il Post Internet
La popolarità dei contenuti condivisi da persone con questo disturbo potrebbe essere un fattore nella recente diffusione di tic tra adolescenti, ipotizzano alcuni medici tra molte cautele
Continua a leggere: La sindrome di Tourette su TikTok
Fonte: il Post Internet
Per quasi sei ore, lunedì scorso, Facebook, Messenger, Instagram, Whatsapp, OculusVR sono stati irraggiungibili e inutilizzabili. Come scomparsi improvvisamente dalla Rete.
Dal prossimo mese chi utilizza i suoi servizi per diffondere notizie false sul clima non potrà guadagnare dalle pubblicità
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Fonte: il Post Internet
di Madame Moitessier • 5 Ott 2021 • 0 commenti •
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Letture.org riporta l’intervista a Fabio Paglieri a proposito del suo libro “La disinformazione felice. Cosa ci insegnano le bufale”. L’autore discute della nascita della disinformazione e delle sue radici antiche:
In un suo recente contributo (Routledge, 2019), Diego Marconi ricorda un esempio antico di tragica attualità, in questi tempi di COVID-19: descrivendo la pestilenza che afflisse Atene nel 430 a.C., Tucidide riporta la diffusa diceria secondo cui gli untori sarebbero stati gli odiati Spartani, colpevoli di avere avvelenato i pozzi del Pireo.
Si chiama Frances Haugen, ed è l’ex dipendente che ha permesso le recenti inchieste del Wall Street Journal sul social network
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Fonte: il Post Internet
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